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Sordina digital

AA digital mute for horn 1

Alexandr Afanasiev, corno solista al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, ha sviluppato questa sordina digitale e lo produce anche lui stesso. Piccoli ma raffinati consigli di Engelbert Schmid lo hanno perfezionato.

È difficile da credere, ma è realizzato con una stampante 3D!

Fortuna o abilità? In termini di suono, è la sordina più interessante che Engelbert Schmid abbia mai ascoltato e provato - naturalmente sintonizzabile praticamente per qualsiasi posizione della mano, intonazione senza problemi. Con un prezzo di listino di € 88, non puoi fare a meno di acquistarlo. 

Engelbert Schmid GmbH ha distribuzione per l'Europa occidentale. Naturalmente forniamo la serranda in tutto il mondo, anche ad altri produttori di corni o ai rivenditori.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..  Tel. 00498282890412

Bonna Problemi

Ora è stato dimostrato che l'ossidazione delle corni nei casi Bonna proviene esclusivamente dall'adesivo utilizzato, vedere il rapporto di indagine del "Modern Testing Service " internazionale:mts1de

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Bocchini

Bocchini originali Engelbert Schmid

A secondo delle dimensioni del labbro, si ha la scelta di 4 misure diverse del bordo. Per ogni misura del bordo, ci sono sei profondità della tazza – alta, medio alta, medio, medio profonda, profonda, molto profonda, per ottenere un suono più chiaro o più scuro, un registro acuto più facile o un registro grave più sonoro.

Nuovi sviluppi nei bocchini Schmid: 
Bocchini prodotti digitalei

mundstueck

La tradizionale produzione di bocchini avviene copiando un esempio realizzato a mano con strumenti che richiedono ripetute affilature. Per quanto l’esempio possa essere ben fatto, non si può ottenere una copia perfetta della curvatura se fatta a mano. A questo si aggiunga una certa tolleranza dovuta alla necessità di affilare ripetutamente gli strumenti. I bocchini «Original» o «Engelbert Schmid Model» che ci sono dal 1981 sono realizzati con la più grande cura a partire da modelli fatti a mano da Engelbert Schmid in persona. Questa serie di grandissimo successo continuerà, con due soli piccoli miglioramenti:

1. lo stelo è uniformemente conico in tutti i bocchini, in modo da adattarsi a praticamente tutte le cannette principali;

2. la ricerca geometrica mostra la necessità di aumentare il diametro del foro di 0;02mm a ogni successiva grandezza della tazza, da alta a profonda. I bocchini dal 4 al 15 rimangono inalterati. Il futuro della produzione dei pezzi acusticamente importanti di un corno, dal bocchino alla campana, sta nell’introduzione dell’elettronica. In collaborazione con sua figlia Susanne, Engelbert Schmid ha determinato la curvatura ideale dei bocchini dal 4 al 12. Inoltre, i bocchini dall’1 al 3 in stile viennese, da lungo tempo progettati, sono ora pronti. Questi bocchini sagomati a imbuto sono disponibili dal semi-alto all’molto-profondo. I bocchini viennesi sono in genere molto profondi. Per esempio, il numero 1;5 (un bocchino medio per lo standard viennese) è paragonabile al numero 9 (profondo) dello standard tedesco. Il numero 2 (medio-profondo, secondo lo standard viennese) è sufficientemente profondo per un quarto corno che suoni fuori Vienna. I bocchini a imbuto possono essere d’aiuto ai cornisti che tendono ad avere un suono troppo chiaro. Il diametro del foro nei bocchini a imbuto è generalmente più largo, ciò che può causare più rumore nel suono con certe conformazioni delle labbra. Le curvature ideali sono state digitaleizzate e i bocchini verranno prodotti con strumenti esenti dai danni dell’usura, rimanendo gli stessi per sempre. Alle volte i normali torni digitalei copiano anche le leggere imperfezioni presenti nei modelli e ne aggiungono le proprie. La produzione digitalee dei bocchini Schmid non ha nulla a che vedere con i torni digitalei esistenti! L’esatta misura geometrica dei bocchini dal 4 al 12, che c’è dal 1981, è stata la causa di piccoli cambiamenti nelle versioni digitalei:

1. Il bordo è ora confortevolissimo, come Engelbert Schmid l’aveva sempre pensato.

2. Ora i bocchini hanno uno spessore delle pareti della tazza uniforme di 1;7mm, che ha un’influenza positiva sul modo in cui il bocchino vibra. Ora si può seguire la forma della tazza dall’esterno.

3. Gli intervalli del diametro del foro dalla tazza alta a quella profonda sono stati aumentati di 0;02mm. Anche i bocchini tradizionali subiranno questi cambiamenti.

4. Gli intervalli nella profondità della tazza sono stati esattamente divisi. Le tazze alta, medio-alta e profonda hanno circa la stessa profondità della tazza tradizionale. Quelle media e medio-profonda sono un po’ più profonde del normale.

Ciò significa che i bocchini digitalei medi e semi-profondi sono un po’ più alti di prima. Per ottenere il suono che si preferisce, forse si potrebbe aver bisogno di una mezza misura più profonda di quella che si usava precedentemente. I vantaggi dei bocchini ottenuti con un procedimento digitalee stanno nell’aumentata efficienza e nella possibilità di fare copie perfette.

Catalogo completo dei bocchini originali Engelbert Schmid:

Mod.

Tazza

profilo tazza

 Randinnenweite

Diametro

Bordo (mm)

Foro

Variante  
No. 1.0 alta a imbuto 17,5 o 18 25,5 o 26 4,0 4,0 solo digitale
No. 1.5 medio alta a imbuto 17,5 o 18 25,5 o 26 4,0 4,2 solo digitale
No. 2.0 medio a imbuto 17,5 o 18 25,5 o 26 4,0 4,4 solo digitale
No. 2.5 medio profonda a imbuto 17,5 o 18 25,5 o 26 4,0 4,7 solo digitale
No. 3.0 profonda a imbuto 17,5 o 18 25,5 o 26 4,0 5,0 solo digitale
No. 3.5 molto profonda a imbuto 17,5 o 18 25,5 o 26 4,0 5,4 solo digitale
 

No. 4.0

alta

leggermente a tazza

17,0

25,0

4,0

3,6

digitale o tradizionale

No. 4.5

medio alta

leggermente a tazza

17,0

25,0

4,0

3,8

digitale o tradizionale

No. 5.0

medio

leggermente a tazza

17,0

25,0

4,0

4,0

digitale o tradizionale

No. 5.5

medio profonda

leggermente a tazza

17,0

25,0

4,0

4,2

digitale o tradizionale

No. 6.0

profonda

leggermente a tazza

17,0

25,0

4,0

4,4

digitale o tradizionale

No. 6.5

molto profonda

leggermente a tazza

17,0

25,0

4,0

4,6

digitale
               

No. 7.0

alta

leggermente a tazza

17,5

25,5

4,0

3,7

digitale o tradizionale

No. 7.5

medio alta

leggermente a tazza

17,5

25,5

4,0

3,9

digitale o tradizionale

No. 8.0

medio

leggermente a tazza

17,5

25,5

4,0

4,1

digitale o tradizionale

No. 8.5

medio profonda

leggermente a tazza

17,5

25,5

4,0

4,3

digitale o tradizionale

No. 9.0

profonda

leggermente a tazza

17,5

25,5

4,0

4,5

digitale o tradizionale

No. 9.5

molto profonda

leggermente a tazza

17,5

25,5

4,0

4,7

digitale
               

No. 10.0

alta

leggermente a tazza

18,0

26,0

4,0

3,8

digitale o tradizionale

No. 10.5

medio alta

leggermente a tazza

18,0

26,0

4,0

4,0

digitale o tradizionale

No. 11.0

medio

leggermente a tazza

18,0

26,0

4,0

4,2

digitale o tradizionale

No.11.5

medio profonda

leggermente a tazza

18,0

26,0

4,0

4,4

digitale o tradizionale

No. 12.0

profonda

leggermente a tazza

18,0

26,0

4,0

4,6

digitale o tradizionale

No. 12.5

molto profonda

leggermente a tazza

18,0

26,0

4,0

4,8

digitale
               
No.13.0 alta leggermente a tazza 18,5 26,0 dig, 26,5 tr

3,75 dig.,4,0 trad.

3,9 digitale o tradizionale
No.13.5 medio alta leggermente a tazza 18,5 26,0 dig, 26,5 tr 3,75 dig., 4,0 trad. 4,1 digitale o tradizionale
No.14.0 medio leggermente a tazza 18,5 26,0 dig, 26,5 tr 3,75 dig., 4,0 trad. 4,3 digitale o tradizionale
No.14.5 medio profonda leggermente a tazza 18,5 26,0 dig, 26,5 tr 3,75 dig., 4,0 trad. 4,5 digitale o tradizionale
No.15.0 profonda leggermente a tazza 18,5 26,0 dig, 26,5 tr 3,75 dig., 4,0 trad. 4,7 digitale o tradizionale
No. 15.5 molto profonda leggermente a tazza 18,5 26,0 3,75 4,9 digitale


Per scegliere il bocchino giusto si seguano questi consigli:

Si decida sul diametro interno più adatto.

Si ascolti il proprio suono con un bocchino medio profondo Nr. 2.5, Nr. 5.5, Nr. 8.5, Nr. 11.5 oppure Nr. 14.5. Per un suono più brillante si provi la tazza di profondità immediatamente inferiore. Per un suono più scuro, la tazza di profondità immediatamente superiore.

Normalmente i bocchini Engelbert Schmid si usano con il foro originale. Per esigenze individuali, a volte è vantaggioso scegliere il foro per espandere uno o due decimi di millimetro. In questo caso si deve ritoccare linterno della tazza al nuovo foro.

Meccanica

Meccanica a sfere oppure a cordini?

Molti musicisti amatoriali ordinano la meccanica a sfere, ma quasi tutti i professionisti la preferiscono con i cordini, per ottime ragioni, a guardar bene.

Meccanica a sfere

kugel-grundstellung

Nella posizione iniziale, la meccanica a sfere si trova ad un angolo di 135°: non male, ma nemmeno ideale.  

kugel-halb-gedrueckt

 

 

 

 

 

 

 

 

L’angolo ideale di 90° si raggiunge soltanto a metà corsa.

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A fine corsa si arriva nuovamente all’angolo non proprio ottimale di 135°. Dal momento che il vantaggio meccanico è piccolo, i cilindri avranno bisogno di una pressione maggiore per essere mossi, con un dosaggio della forza irregolare.

 

 

 

 

 

 

 

Meccanica a cordini

schnurmechanik

A cordino, invece, tira il cilindro sempre verso la giusta direzione, questo produce sempre l’angolo meccanico ideale di 90°.
Una meccanica a sfere può essere resa più rapida e uniforme aumentando la distanza tra la sferetta e il centro ideale del meccanismo, ma così facendo si spreca energia in un’azione più lunga. Per questa ragione il meccanismo a cordini permette corsa più breve, azione uniforme e una pressione sul tasto per meno tempo. La meccanica a sfere richiede una corsa più lunga per non provare una sensazione di pesantezza. Altri vantaggi dei cordini sono la silenziosità e il fatto di poter facilmente aggiustare o sostituire le leve dei tasti.

 

 

I cordini moderni non si rompono né si sfilacciano e hanno bisogno di essere sostituiti raramente. Per chi desidera la meccanica a sfere, abbiamo scelto sferette nichelate di lunga durata e molto leggere. La leggerezza è un fattore particolarmente critico nella leva del quarto cilindro del corno triplo.

Campane

Le diverse campane e il loro effetto sul suono

Dimensioni e composizione del padiglione

Con i corni Engelbert Schmid si ha la possibilità di cambiare il timbro del suono semplicemente cambiando la campana svitabile. Sono disponibili nelle dimensioni Golden Cut (media), Larga ed Hollywood Sound (extra-larga). La campana Hollywood Sound normalmente dovrebbe essere usata soltanto da un quarto corno in alcuni repertori. La maggior parte dei cornisti opta per la misura Kompakt, Golden Cut (media) oppure larga.

  • Kompakt: La campana e uguale alla versione Golden Cut. Lo sviluppo della campana e più stretto, può sviluppare prima un nucleo, in modo che si sente presente nella sezione dei corni. Un sviluppo anticipato del nucleo può dare al suono una certa profondità.
  • Media (m) Suono elegante, pulito, scorrevole e ben proiettato. Più vantaggiosa dell’apertura larga nel registro acuto.

  • Wide larga (w) Suono pieno ma non sordo, proiettato, sonoro. Con un’accurata posizione della mano destra (ben diritta ma non troppo fuori dalla campana) si possono minimizzare le difficoltà nel registro acuto. Quattro le diverse leghe tra cui scegliere.

    Si ha anche la possibilità di scegliere tra 4 leghe:
  • Brass = ottone giallo (MS)
    Dal suono elegante, brillante (e tuttavia ricco), morbido dal piano dolce al fortissimo cuivré, è la lega più versatile nel suono. Dovrebbe essere scelta da chi ha un suono naturalmente scuro. È la lega giusta per circa l’80% dei cornisti. La saliva molto alcalina attacca questo metallo, perciò la maggior parte del canneggio è in nickel-silver.

  • Gold Brass = ottone rosso (GM)
    Un suono un po’ più morbido e scuro, ma pulito, rotondo e ricco. Questa lega non offre tutte le possibilità di colorare il suono come quella precedente. Dovrebbe essere scelta da chi ha un suono naturalmente chiaro con la lega MS. Resistente alla saliva alcalina. Alcuni cornisti la scelgono semplicemente per il bel colore nobile del rame rosso.

  • Nickel-silver = alpacca (NS)
    Non contiene argento, ma è la percentuale di nickel a dare il colore a questa lega, dal suono è molto scuro nel piano e molto brillante nel fortissimo. Questo metallo è disponibile soltanto con le campane wide ed extra-wide. In Europa il suono del NS non è considerato così nobile come quello delle altre leghe. In America, invece, c’è una forte tradizione di strumenti in questo metallo, che tuttavia sta sparendo con il tempo. Inattaccabile dalla saliva.

  • Sterling silver = argento puro (SS)
    Contiene il 92;5% di argento puro, il resto è rame. Engelbert Schmid è l’unico, per il momento, capace di produrre campane per corno sottili in SS di 310mm di diametro. Il suono è particolarmente rotondo, così che l’apertura media è sufficiente per la gran parte dei cornisti. Suona in modo nobile, e non diventa aggressiva o satura nel fortissimo.
    Risulta molto facile da suonare e restituisce un suono rotondo nel piano, ciò che la rende ideale per i passaggi cantabili. Nel fortissimo il suono rimane rotondo, ma è più faticoso degli altri metalli. Resiste alla saliva e, unico tra tutti, anche al sudore. È bellissima da vedere, soprattutto se decorata con una ghirlanda in GM incisa con foglie di quercia.

    Con o senza corona?

Con un peso di soli 60g, le corone di Engelbert Schmid decorate con grande gusto non indeboliscono il suono. La corona produce un po’ più di resistenza, rendendo l’emissione un pelo più difficile e un po’ più rotondo il suono, che diventa cuivré più in ritardo ma più rapidamente. Senza corona, invece, il passaggio verso un suono cuivré è più graduale. Circa il 20% dei cornisti suona meglio con questa leggera corona.

Al tornio o martellata a mano?

Le campane modellate al tornio sono pressate da un disco di metallo pressato. Il suono è buono, robusto, si potrebbe dire “moderno”. Colpita con le dita, suona come una vera campana molto più di una campana martellata. La pressatura rende la lastra più sottile in prossimità della vite d’attacco, lasciandola più spessa all’estremità.

gedrehter Becher

Naturalmente si usano speciali procedure per minimizzare le differenze tra le due parti, che però non si possono evitare del tutto.

Le campane martellate vengono ritagliate da un unico pezzo di metallo curvato secondo un certo modello e saldato da Engelbert Schmid con una sola linea di giunzione senza tasselli e si martellano poi in una forma simmetrica. Soltanto durante le operazioni finali si mettono in pressa e al tornio per dar loro l’esatta forma della campana. A causa dello stiramento del
metallo dovuto alla forma svasata della campana, la lastra è più sottile all’estremità dello strumento. In prossimità della vite d’attacco è invece più spessa di una campana modellata al tornio, ciò che la rende più resistente al sudore delle mani.

handgehämmertes Schallstück

Le campane martellate

Siccome le campane martellate a mano senza corona si possono piegare facilmente, non si dovrebbe sollevare lo strumento prendendolo per la campana. Tuttavia Engelbert Schmid offre assistenza per ripristinarne l’esatta curvatura. La solidità (e non il suono) è forse l’unica buona ragione per aggiungere una corona. La martellatura affatica il metallo allo stremo, ne modifica la struttura e dunque cambia definitivamente il suono, almeno un po’. Il fattore degno di nota sta nel fatto che la lastra si assottiglia sempre di più via via che ci si allontana dalla fonte dell’energia (la bocca dell’esecutore), e perciò vibra sempre di più. Una campana martellata suona “all’antica”, in modo più scuro e allo stesso tempo restituisce nel fortissimo un cuivré più gradevole di quanto non faccia una campana pressata. L’estremità sottile della campana produce un cuore del suono molto caldo nel piano, e contemporaneamente un suono metallico ma molto piacevole nel fortissimo. Le campane martellate sono disponibili con o senza corona. Per quanto se ne sa, Engelbert Schmid è l’unico a produrre campane così sottili con una larghezza (diametro) di 310 mm. Perfino un aumento di spessore di soli 0;05mm renderebbe lo strumento più duro e meno flessibile da suonare: una campana martellata a mano deve essere così sottile. Chi ha avuto la possibilità di provarle entrambe, preferisce quest’ultima.

Campana fissa o svitabile?

Un corno con la campana fissa è più bello da vedere, ma molto più difficile da trasportare e da riparare, e impedisce al cornista di cambiare suono con campane di diversa forma. Tra l’una e l’altra non ci sono praticamente differenze nel suono, perché la mano dell’esecutore assorbe comunque le vibrazioni all’altezza della vite d’attacco, che sugli strumenti Schmid è molto solida pure pesando solo 100g.

Con laccatura o senza?

Con un spessore di 0;02mm, questo rivestimento costituisce circa il 10% della massa totale dello strumento, ciò che non permette di affermare che «la laccatura non influisce sul suono». Un corno slaccato suona un po’ più “centrato”: alcuni lo trovano più brillante, altri più scuro, altri più morbido e altri ancora più duro. La mia esperienza e la mia sensazione sono che la laccatura soffochi gli armonici acuti e i rumori estranei nel suono: questo per alcuni fa suonare il corno in modo più chiaro e brillante, quando in realtà il risultato acustico è più scuro. Io penso che la differenza sia minima, e che il 50% dei cornisti suoni meglio con un corno laccato. La laccatura protegge lo strumento dal sudore delle mani e prolunga la vita del corno se questo viene pulito. Inoltre evita che le mani diventino verdi con l’ossido di rame. Un corno laccato, poi, fa più effetto sull’uditorio. A mio avviso i vantaggi della laccatura superano decisamente gli svantaggi. Una campana laccata e svitabile suona meglio, e potrebbe essere addirittura la scelta migliore. In definitiva, la campana non è troppo importante per il suono di un cornista: il fattore decisivo è invece il concetto di suono che ha l’esecutore.